Classificazione della divinazione

Benvenuti alla terza lezione di divinazione; oggi parleremo di altri due medoti di classificazione per poi avvicinarci sempre di più alla pratica. Ma prima vi servono un po' di basi, quindi sedetevi sui cuscini intorno al fuoco e fatevi suggestionare dalle fiamme mentre ascoltate la lezione. Un babbano di nome Julian Jaynes categorizzò la divinazione secondo le seguenti tipologie: Presagi e la loro scrittura, il medoto più primitivo e duraturo...è la semplice registrazione di eventi insoliti o importanti. Ad esempio come nascite importanti o particolari fenomeni naturali e questo avvenimenti venivano usati anche per strategie di governo. Sortilegi, consiste nell'estrarre a sorte con rametti, pietre, ossa, fagioli o altri oggetti. I moderni giochi da tavola e di carte si sono sviluppati secondo questa tipologia di divinazione. Auguri, divinazione che valuta una serie di possibilità date. Può essere qualitativa ( valuta forme, estremità, per esempio la rabdomanzia). Spontantea, una forma non vincolata di divinazione, libera da qualunque strumento ed è in realtà una generalizzazione di tutti i tipi di divinazione. La risposta arriva da qualunque cosa il vate ascolti o veda. E poi c'è un ultimo tipo di distinzione poiché non tutte le forme di divinazione possono essere riscontrate all'interno della stessa cultura. È stata notata una predilezione di diverse culture verso una di queste due tipologie, o l'una o l'altra. Divinazione per sorteggio, prediletta in Africa, consiste come dice il nome nell'estrazione a sorte e quindi nell'affidarsi alla propria sorte. Divinazione ispirata, dove l'arte dell'indovino è espressa nella ricerca del segno o nel ricevere la rivelazione, questo tipo è prediletto nelle tribù americane ed era l'unica forma accettata nell'antica Roma.

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