Oinomanzia e Ornitomanzia
1 Febbraio 2018

Benvenuti a questa lezione, prendete posto. No non sto cercando di farvi ubriacare, quel vino servirà per la lezione e lo berrete solo dopo aver preso questa pastiglia che annulla gli effetti dell'alcool. Oggi parleremo dell'oinomanzia e dell'ornitoscopia. In nessuno dei due casi sono riuscita a trovare esempi precisi quindi avrete una sorpresa nei compiti😉
Iniziamo dall'oinomanzia, questa tecnica molto simile alla tasseomanzia (lettura dei fondi di tè) consiste nel leggere i fondi lasciati dal vino in una coppa. Fonti sicure affermano che venisse usato fin dal tempo dei Romani, dovete sapere che Virgilio ci racconta che talvolta usassero il vino per far ubriacare gli oracoli e a quel tempo anche questo era un tipo di oinomanzia. Da i miei studi posso dirvi che dopo che gli oracoli erano stati fatti ubriacare veniva posta loro una domanda e si aspettava la frase di responso, sicuramente un modo particolare di avere responsi fuori dal comune. Questa tecnica nell'antica Grecia era legata al culto di Dionisio.

Veniamo poi alla famosissima Ornitomanzia, o semplicemente l'osservazione del volo, del canto e del comportamento degli uccelli.
La divinazione ornitomantica esiste fin dal tempo paleo-babilonese ma venne usata principalmente presso i romani, come vero e proprio rito sacerdotale che serviva a stabilire il consenso o il dissenso degli dèi, come ormai saprete Romolo divenne re grazie a questa pratica 😉 Anche la Bibbia tradotta in lingua greca ne parla, vietandola esplicitamente. Parliamo ora di un piano mai toccato e cioè quello filosofico-religioso, lì si credeva che questa tecnica supponesse un legame tra l'Uno e i molti, tra spirito e materia, macrocosmo e microcosmo. Ficino ritiene che il volo degli uccelli presso i Romani era ritenuto portatore di un significato così come è il legame tra la posizione dei pianeti e gli uomini, affermare che gli astri abbiano un influsso casuale sarebbe come affermare che sia casuale anche l'effetto del volo degli uccelli sugli uomini. Dopo accurate ricerche ho visto che una delle Ornitomanzia più particolareggiate è quella ittita che usava soprattutto la pernice, l'uppupa, l'aquila, il corvo e il falco; gli ittiti erano specializzati anche nella lettura delle viscere. Tuttora si ritiene che il comportamento e il volo degli uccelli aiuti a trarre auspici per il futuro, vi faccio qualche esempio: se le rondini volano basse è segno di pioggia in arrivo, il canto del gufo o della civetta predice disgrazia se di giorno, malattia se di notte; se poi si posa sul tetto di casa, allora è un segnale di morte. Quando gli uccelli abbandonano il nido, o le uova o i piccoli, il contadino ne trae presagio di cattiva stagione o di epidemia. Se le rondini fanno il nido in un punto qualsiasi della casa, ciò è letto come segno di prosperità; le cicogne che fanno il nido sul camino sono portatrici di fortuna, ma se un uovo cade attraverso la canna, allora è segno di disgrazia. Il nibbio che volteggia su una casa preannuncia l'arrivo dei ladri. La battaglia di due falconi in cielo non vi spinga a parteggiare: fareste la fine dell'uccello che avete scelto.